Progetto Dada

D.A.D.A. è l’acronimo di Didattiche per Ambienti di Apprendimento e nasce con l’obiettivo di valorizzare il buono del sistema educativo italiano.
I Dirigenti Scolastici Cangemi ed Ottorini hanno iniziato nel 2014 a rivoluzionare le loro scuole in collaborazione con l’Università Roma3 ed hanno delineato un modello di scuola che ha l’ambizione e la capacità di poter essere riproposto in altre scuole.
Oggi quasi duecento scuole aderiscono al modello DADA: anche noi!
PERCHE’
La ri-organizzazione degli spazi educativi-didattici implica una necessaria autonomia da parte degli studenti che si recano nell’aula allestita ad hoc per la materia. E’ un approccio “dinamico e fluido” che considera il movimento non una perdita di tempo ma un grande guadagno in termini di:
AUTONOMIA: mi so spostare con rispetto
RESPONSABILITA’: ho cura dei miei materiali
SALUTE: alleggerisco lo zaino
MOTIVAZIONE: il movimento favorisce la concentrazione
È infatti proprio il movimento uno degli elementi principali del progetto Dada, in cui l’intera comunità scolastica è stata coinvolta nel ripensamento degli spazi di apprendimento attraverso la rottura dello schema classicobanchi-cattedra e del binomioaula-classe,a favore del binomio aula-laboratorio.
Nelle scuole coinvolte nel Dada non sono gli insegnanti a spostarsi, ma gli studenti, in un movimento dei corpi che favorisce l’attivazione dei processi di apprendimento.
Gli studenti, nel Dada, sono il centro dell’azione di docenti, personale scolastico, genitori e dirigenti, mentre le aule si trasformano in ambienti di apprendimento caratterizzati e attrezzati con materiali didattici specifici. Un’attività che ha permesso di trasformare la scuola in un incubatore di idee, dove la tecnologia è coprotagonista di un processo più ampio di ripensamento della scuola del futuro.
CHI
Tutti sono coinvolti: studenti, genitori, docenti e collaboratori.
COME
Il percorso presuppone una organizzazione complessa che tutti possono e debbono contribuire a migliorare.
I punti critici sono:
ORARIO: blocchi di materia di due ore
ZAINO: lo zaino è troppo pesante (per molti ma non per tutti) e il noleggio di armadietti personali è una strategia comune di possibile soluzione adatta anche a conservare gli effetti personali che non vengono più lasciati in “classe”
SPOSTAMENTI: esiste un apposito regolamento
MATERIALI: le aule di materia dovrebbero, a regime, essere provviste della maggior parte dei materiali utili per la didattica (strumenti musicali, strumenti di tecnica, arte etc..)
LIBRI: a regime auspichiamo di avere una copia di ciascun libro di testo nelle aule in modo che gli alunni abbiano la possibilità di non dover portare il loro testa a scuola.
Per questo motivo i docenti hanno raggruppato le loro aule in Dipartimenti e abbiamo elaborato un orario che in massima parte è a blocchi di due ore, abbiamo attivato i contatti con la ditta Mietra e previsto il noleggio degli armadietti scolastici da parte della famiglie.
Sui materiali abbiamo già il set di musica con 25 pianole acquistate dal comitato genitori e così pure il set di Tecnica.
Sui libri di testo abbiamo bisogno della collaborazione degli studenti di terza che ce li vorranno lasciare e sull’allestimento personalizzato delle aule di materie i Dipartimenti si sono già attivati da settembre.